Perché sei Sbadato?
Mi chiamo Zeno Peduzzi, vivo vicino Milano e lavoro come grafico/visual artist libero professionista. Sono un grande appassionato di collage e ricerca, nonché un accumulatore seriale di vecchi libri e riviste, da cui rubo immagini per ricomporle in nuove visioni.
Sbadato è in primo luogo una storpiatura che deriva dalla mia vecchia tag quando facevo street art, ma anche una parola che mi diverte: sei sbadato quando presti poca attenzione e fai cadere un bicchiere che finisce a pezzi.
Uno dei primi riti di iniziazione alla grafica è il collage, perché secondo te?
Letteralmente, il collage consiste nel prelevare materiali esistenti per incorporarli poi in un quadro, che è la stessa cosa operata dal grafico.
Il collage è una pratica immediata: basta saper usare colla e forbici; già dalle scuole primarie viene usata come metodo per far giocare e apprendere nozioni visive di base ai bambini: la consapevolezza delle circoscrizione del foglio, il riempimento di spazi delimitati, la scoperta di differenti superfici e texture, e così via.
Il collage viene utilizzato anche come esercizio di iniziazione alla grafica, perché non necessita di un’idea per realizzare la composizione. Permette di non pensare prima di fare, spostando, accostando, cambiando, dividendo. Le forme stesse possono suggerire come finire la composizione.
Non ragionare, in questo caso, diventa un modo per utilizzare l’intuizione, incentivare analisi e sintesi, rinforzare i sensi per reagire anche a stimoli minimi. Per questa sua immediatezza e facilità non deve però essere sottovalutato e sminuito come mezzo espressivo, né ridotto a “licenza per non pensare” per artisti.
Il collage come tecnica e metodologia progettuale permea tutta la storia dell’arte e del design dell’ultimo secolo: artisti, scultori, scrittori, registi, pubblicitari hanno veicolato i più svariati contenuti e sentimenti “copincollando”.
È anche vero che se mancano coscienza e immaginazione, si può facilmente degenerare nel puro vezzo decorativo.
Quali sono i tuoi messaggi preferiti?
Cerco una chiara idea attorno alla quale sviluppare poi un caos. Mistificazione, disorientamento e profanazione sono alcuni dei temi che ho scelto. Alcuni finiscono per sembrare dei sogni lucidi e hanno chiare caratteristiche oniriche, altri sono più irriverenti e spiazzanti. Tutti riflettono la mia ricerca personale fatta di strane immagini rubate, giustapposizioni, stratificazioni e mix quasi alchemici.
Hai mai provato a farti un autoritratto collage?
Sì, mi è capitato qualche anno fa quando mi hanno invitato a partecipare a I’m, una mostra collettiva proprio sul tema dell’autoritratto che si teneva presso l’Atelier Zumart di Cantù. Inizialmente avevo provato a decostruire alcune foto del mio volto ma il risultato, per quanto interessante, non mi rappresentava per niente. Alla fine ho optato per riprodurre una mia silhouette stratificando cerchi concentrici di vecchie carte, fogli ingialliti, pagine di libri o riviste.
Oltre collage è una setta?
Una setta nata sotto il segno della forbice! Scherzi a parte, Oltre Collage è un gruppo di artisti Italiani tutti uniti dalla stessa passione per il collage cartaceo, che cercano di creare progetti e migliorare insieme. Attualmente è composto da 7 persone: Emidio Bernardone, Cranico, Franz Murtas, Franz Samsa, Emanuele Sartori, Johnatan Tegelaars e me.
Siamo nati nel 2015 grazie ai social, inizialmente con l’idea di raggruppare stimoli da una gran numero di persone lontane. Negli anni si è trasformato in un gruppo più ristretto, solido e operativo: siamo sempre impegnati a organizzare mostre collettive, workshop didattici, laboratori e pubblicazioni autoprodotte.

Grazie a Zeno Peduzzi / Sbadato WEB: sbadato.com IG: @sbafetti FB:@zenopeduzzi