The day I decided to draw the vagina I opened the philosophical vase. Since that moment everything flows into a journey in my deepness as a woman and as a star fallen on the planet Earth.
When I used to copy the model’s vagina in my first year at the Academy, I fell in the midst of people’s laughter, because the pussy embarrasses who ignores it and who is afraid of it. I kept on creating and publicizing my drawings of vaginas like tarot cards and amulets, that I often had to explain and translate. I have always treated the theme of vagina as a symbol to be revealed and interiorized despite the biological sex. When we talk about Vagina, Vulva or Pussy, we are always talking about birth and death; we are talking about introspection, an internal journey towards the discovery of a divine relationship with our body.
What Pussy teaches us is a direct dialogue with our mysteries and our challenges.

I explored my body and my sexual organs, I entered my brain and my previous lives; I have never stopped being sexually curious, because for me sex is a stronger and more powerful alchemic action than art. The silent revolution we embrace when we talk with our femininity occurs in autoeroticism and in the immense love of orgasm. To fully enjoy the power of sex, we have to discover ourselves and accept ourselves without any prejudice and playing is the most faithful friend of the fluid practices: self-touching and playing with ourselves is the best gift we deserve! In the Cristian, patriarchal and capitalist histories vagina and sex have always been negative and obscure symbols. They preach universal love obscuring the importance of the canals through which we come to this world!

We often go through this earthly life leaving to other people the responsibility to explain our femininity. The moment for hosting the importance of life has come, but not with spermatozoa and erections, but with a journey into the interior depth of the shadow. And the shadow I have inside is the one of a 34-year-old woman born in Palermo, arrived in Milan and escaped to Turin.
My stage name is Vaginista and I have been living doing art and tattooing for 14 years. In my life, art and vagina have always had the role of venom and antidote: thanks to art I understood my vagina and learnt much about life from it.
Today I can thank my uncle, who abused me, because since I was 10 years old, I have never been afraid of anything. I thank the Souls who gave me the tools to transform my experience into consciousness. I thank my mother who gives me examples of strength and determination everyday; and right with her I bought a place where we can manifest ourselves and live in autonomy, creating a supportive and conscious network of women and mothers.

V per Vagina, il significato simbolico del femminile nell’album da disegno di Eka
Il giorno in cui ho deciso di raffigurare la vagina ho aperto il vaso filosofale. Da quel momento tutto fluisce in un viaggio nella mia profondità di donna e di stella caduta sul pianeta terra.
Quando copiavo la vagina della modella al primo anno di Accademia, sono finita al centro delle risate di molte persone, perché la figa imbarazza chi la ignora e chi ne ha timore. Ho continuato a realizzare e a diffondere i miei disegni di vagine come dei tarocchi e degli amuleti, che spesso ho dovuto raccontare e tradurre. Ho sempre trattato il tema della vagina come simbolo da svelare ed interiorizzare a prescindere dal sesso biologico. Quando parliamo di Vagina, Vulva o di Figa parliamo sempre di nascita e di morte; parliamo di introspezione, di un viaggio all’interno verso la scoperta di un rapporto divino con il proprio corpo. Ciò che ci insegna la figa è il dialogo diretto con i nostri misteri e le nostre sfide.
Ho esplorato il mio corpo e i miei organi sessuali, sono entrata nel mio cervello e nelle mie vite precedenti; non smetto mai di essere sessualmente curiosa, perché per me il sesso è l’azione alchemica più potente, più forte dell’arte.
La rivoluzione silenziosa che abbracciamo quando parliamo con il nostro femminile accade nell’autoerotismo e nell’amore immenso dell’orgasmo. Per godere al massimo del potere del sesso, bisogna scoprirsi e accettarsi senza giudizio e il gioco è il più fedele amico delle pratiche fluide: toccarci e giocare con noi stesse è il regalo che ci meritiamo! Nella storia cristiana, patriarcale e capitalista la vagina e il sesso sono sempre stati simboli negativi ed oscuri. Si predica l’amore universale oscurando l’importanza dei canali che ci fanno venire al mondo!
Troppo spesso percorriamo questa vita terrena lasciando agli altri la responsabilità di raccontare la nostra femminilità. Il momento per accogliere l’importanza della vita è giunto, e non con spermatozoi ed erezioni, ma con un viaggio nella profondità interiore dell’ombra. E l’ombra che mi porto dentro è quella di una donna trentaquattrenne nata a Palermo, approdata a Milano e scappata a Torino. Il mio nome d’arte è Vaginista e da quattordici anni a questa parte, vivo facendo arte e tatuando. Nella mia vita, l’arte, come la Vagina, hanno sempre avuto il ruolo di veleno e antidoto: grazie all’arte ho compreso la mia vagina e grazie a lei ho imparato tanto sulla vita.
Oggi riesco a ringraziare mio zio che ha abusato di me, perché da quando avevo dieci anni, non ho più avuto paura di niente. Ringrazio Le Anime che hanno nutrito e che mi hanno dato gli strumenti per trasformare un’esperienza in coscienza. Ringrazio la mia mamma che quotidianamente mi da esempio di forza e determinazione; ed è proprio con lei che ho comprato un luogo dove manifestarsi e vivere in autonomia, creando una rete solidale e consapevole di donne e madri.
ARTICLE & ILLUSTRATIONS : EKA (Vaginista)
ENGLISH TRANSLATION: Michela Lo Conte